Tra ciambelle fritte e caffè americano anche stavolta Stefano La Cara, l’Iron Man del Team Panda, il “Tutto Sport” della Tivoli Marathon, fa parlare di se in una performance alquanto bizzarra, l’Everesting, una sfida in cui il ciclista sceglie una salita da percorrere ripetutamente fino a raggiungere 8848 m, l’altezza dell’Everest da cui appunto prende il nome. Vietato dormire è la prima regola e già alle 4 del mattino inizia la sua scalata sulla strada di casa che porta a San Polo dei Cavalieri per arrivare alla “vetta”, tra gli occhi attoniti degli abitanti e dei passanti, supportato da sua moglie e dal suo amico Alessio, con la sua bicicletta su e giù inizia la sua impresa. Non è di certo un pazzo ma un atleta con la A maiuscola che trasforma la sua disciplina in strumento utile allo scopo di aiutare chi ne ha più bisogno, un sogno per tutti quelli che dietro le quinte lo osservano con ammirazione e che vorrebbero essere li ma non possono e sono proprio loro che lui in questa sfida ha portato con se nel cuore, i bambini dell’Associazione Gene Piga che di fatica “VERA” ne fanno tanta ogni giorno combattendo contro un destino amaro. Lo ha fatto a scopo benefico, raccogliendo fondi per la cura di malattie rare genetiche con la consapevolezza, che dovremmo avere tutti, che la ricerca resta l’unica speranza. Ha pedalato per 21 ore e lo ha fatto in silenzio, sotto un cielo meravigliosamente blu e non c’era lo speaker ad aspettarlo, niente pubblico ad acclamarlo e con tanta umiltà conquista un’emozionante vittoria. E’ questo lo sport che a noi piace raccontare e non c’è niente di più bello del sorriso di un bambino. Grazie Panda.