Suelen, si iscrive alla Tivoli Marathon nel 2019 per poter partecipare ufficialmente alla “Race For the Cure”, una manifestazione a scopo solidale per la lotta ai tumori del seno. Pochi km ma carichi di significato e di importanza e da lì scatta subito un forte legame con la corsa, quell’impossibile muro da scalare. Alba, Vento, pioggia, niente la ferma e inizia il suo lungo periodo di allenamento poi arriva un sogno: correre una mezza maratona e così Suelen Lattanzi ci racconta la sua impresa, Roma-Ostia 2021, cioè 21 km. Un obiettivo nato tanto tempo fa quando durante le sue sgambatine, a voce bassa confida il suo desiderio al suo amico, il nostro Stefano Flore, veterano della TM, grande atleta che ha disputato nella sua vita moltissime gare portando a casa tante soddisfazioni poi gli anni passano arrivano gli “acciacchi” fisici e finiscono le gare e la competizione ma non la voglia di uscire almeno per camminare e correre per se stesso. Lui le parla di un libro dal titolo “Oltre” e da qui iniziano insieme la loro avventura. E’ stata accompagnata per lunghi mesi da Stefano e dal suo amico Sandro Micarelli, il primo detto la lepre e l’altro il coach, due uomini che hanno alle spalle una meravigliosa storia agonistica nel podismo oggi simbolo di quanto bene possa fare la corsa. Gente di altri tempi pieni di buoni valori e con questo bagaglio i due angeli custodi hanno fatto di un sogno una strepitosa realtà quell’ “oltre” che ha riacceso la fiamma della passione per la corsa da tempo per Flore affievolita. Non è stato di certo uno scherzo fare una preparazione così dura e nonostante i tanti momenti di sconforto, soprattutto per motivi di salute che niente di buono lasciavano presagire e le tante difficoltà con una emoglobina bassissima e la necessità di flebo di ferro, Sue non ha mai mollato e supportata dai suoi “attempati ragazzi” ci ha emozionato tagliando un grande traguardo. Questo sogno ha smosso un grande entusiasmo di gruppo ed è stato bello rivedere Stefano sulla strada della Roma-Ostia, rivederlo correre come i vecchi tempi e ci siamo racchiusi tutti in un forte virtuale abbraccio quando sulla chat è comparsa la fotografia dell’arrivo di Sue con i suoi angeli e sua figlia. La sua è stata una vittoria meritata e coraggiosa, oltre ogni limite, un esempio per tutti quelli che hanno sempre una scusa per non fare, per non scegliere come nella vita così nello sport. Complimenti Sue e avanti tutta senza mollare mai.