Neppure la più fervida immaginazione avrebbe potuto pensare uno scenario così avventuroso ed impervio
come quello che si è proposto ai circa 200 iscritti al Trail delle Rose, gara podistica di 13,2 km, svoltasi
domenica 5 maggio. La manifestazione è solo alla seconda edizione grazie alla sapiente organizzazione dell’
ASD Lazio Runners Team ma, già promette di avere successo nel corso degli anni che verranno perché in
questa gara podistica convergono molteplici fattori della corsa, da quelli tecnici a quelli più divertenti e
motivazionali. Complice il tempo piovoso, sia nei giorni precedenti la gara, sia al momento della partenza
che ha reso il percorso fangoso all’inverosimile.
Doveva essere una gara come tante invece, i temerari della Tivoli Marathon, non si sono lasciati intimorire
dalle condizioni meteorologiche e si sono presentati puntuali alla partenza. Dopo alcuni chilometri in
asfalto, la gara prendeva il vivo; gli atleti dovevano affrontare il bosco della riserva naturale e archeologica
del Parco Nomentanum a ridosso della zona industriale di Fonte Nuova di Mentana. Qui si poteva assistere
a veri e propri giochi di equilibrismo per cercare di rimanere in piedi su alcuni tratti dove il fango arrivava
alle ginocchia e le scarpe avevano perso ogni tipo di sfumatura cromatica.
Il primo atleta TM a classificarsi è stato Costantino Spanu che ha ottenuto anche un ottimo risultato a livello
individuale, classificandosi 12° assoluto e 2° di categoria poi, a seguire Danilo Molinari 3° di categoria,
Marco Di Terlizzi, l’inossidabile Tonino Decembrini 2° di categoria, la new entry Giuliano Polinari 3° di
categoria, Olindo Pascucci, Poggiogalli Christian, Maurizio Carosi e Dario Morelli, Valentina Pezzuto,
Massimiliano Felli, Paolo Cipolloni, Luciano Irilli, Luca Da Pozzo e Olga Nonino.
Un’ attenzione particolare è stata dedicata a tutti gli aspetti della manifestazione, questo ha permesso un
grande e meritato successo che, ci auguriamo possa aumentare inoltre, ogni donna veniva omaggiata con
una bellissima rosa ma, si sa che non c’è rosa senza spina e questa gara è stata davvero pungente e
affascinante.
Valentina Pezzuto