“Da un certo punto in avanti non c’è un modo di tornare indietro. E’ quello il punto al quale si deve arrivare” cit. F. Kafka
Un dolce sprofondare nella storia e nella cultura di un luogo che ti accoglie calorosamente in un’atmosfera reale ma anche fiabesca; Praga sa di magico per i suoi miti, le sue leggende e per quello che ti lascia dentro. Ho percepito una strana sensazione di “protezione” molto probabilmente suggestionata dai racconti del Golem che aleggia ancora nel quartiere ebraico e persino le statue nere, imponenti e severe dei vecchi rabbini e di tanti altri importanti personaggi storici mi sono sembrate serene e prive di sofferenze. In questo, quasi, surreale scenario o forse immaginario è partita la 29esima edizione della Maratona Internazionale di Praga dove io, Marianna Pucci c’ero in compagnia dell’amica Senada Ibrakovic che ha avuto la buona idea di trascinarmi in questo meraviglioso gioiello europeo. Una partenza da brividi nella Piazza della Città Vecchia (Staromèstské Nàmèsti) sulle note del Poema Sinfonico di Bedrich Smentana “The Moldau” che celebra in tutta la sua bellezza il fiume da cui prende il nome, il Moldava, che attraversando la Boemia arriva a Praga per poi sfociare nel Mar del Nord. Una musica soave che ha messo tutti a tacere che ha scaldato i cuori, i muscoli gli animi ed ha accompagnato tutti noi runner sotto l’arco di partenza. Uno Start di una raffinatezza unica che ci ha caricato di emozione. Un percorso tutto al centro con passaggio sullo storico Ponte San Carlo, un tuffo nel passato costeggiando più volte il fiume. Una Maratona animata da un pubblico strepitoso e da tantissimi gruppi musicali, una vera e propria mega festa dello sport. Non ho mai sentito la stanchezza nonostante i lunghi 42, 195 km di corsa, non ho mai mollato anzi ho frenato per cercare di godermi le bellissime e svariate sensazioni e l’arrivo è stato un colpo al cuore tra abbracci e lacrime di gioia per avercela fatta conquistando una medaglia che è tutta una melodia. Praga non ti lascia ma ti resta dentro e scrive una delle pagine più belle dell’esistenza di chi l’ha vissuta ed è Personal Best per Senada Ibrakovic, irrefrenabile donna.
“Se vuoi correre, corri per un miglio. Se vuoi vivere una vita diversa, corri una Maratona” cit. grande campione ceco Emil Zatopek.