Dai tempi di quel famoso film per fortuna tanto è cambiato e benché ancora oggi ci siano pregiudizi e discriminazioni, nella maggior parte dei casi restano silenti e riusciamo ad avere un’esistenza abbastanza protetta che ci permette di poter vivere i nostri sogni in tranquillità. Probabilmente siamo nati vincenti e spesso non ce ne rendiamo conto ma se ci fermassimo un istante a riflettere, ripercorrendo le tappe della nostra vita, ci accorgeremmo di quante volte lo siamo stati. Poter scegliere è il primo passo verso il trionfo e lo sport con i suoi valori ci insegna a vivere nella piena consapevolezza che se combatti e ci credi fino in fondo arrivi a gustarti quel buon sapore di vittoria. La disciplina sportiva in quanto tale è educazione e scuola di vita dove siamo tutti uguali e soprattutto uniti sotto l’unica bandiera della squadra che diventa “famiglia”. In questi ambienti nascono e si forgiano i grandi caratteri, quelle persone che diventano subito un esempio per gli altri come Marco Morici, presidente della Tivoli Marathon, colonna portante di una squadra a cui sa trasmettere il senso di appartenenza che è linfa vitale di compattezza e condivisione, il nostro supereroe il “SuperPres TM”, maratoneta d’eccellenza che ci ha sbalordito con le sue quattro maratone in cinque mesi. Lo abbiamo visto alla Maratona di Venezia, alla Maga Circe dove si è classificato terzo di categoria, a Terni nella maratona di San Valentino conquistando il primo posto di categoria e poi ancora a Roma con tempi strepitosi. E’ una gara “estrema” dove ci corrono 42,195 km ed è un lungo viaggio, complesso e faticoso che inizia con mesi di preparazione, sacrificio, costanza e tecnica, una sofferenza affascinante che ti porta a livelli alti di adrenalina quando superi il “muro”. Un percorso dove conosci te stesso e i tuoi limiti dove impari a capire il linguaggio del corpo e i messaggi che attraversano la mente. E’ chiamata la “regina” perché è la più importante ed è un’avventura sempre diversa, ogni volta inimitabile, con l’unica certezza dell’emozione che invece resta la stessa quando tagli il traguardo. Ventisette Maratone per Marco Morici, 27 vittorie per se stesso perché il trionfo è personale, è studiato e costruito e si è vincenti non solo quando si sale sul podio ma anche quando si raggiunge l’obiettivo. Ognuno ha il suo e noi atleti ne abbiamo così tanti per il semplice fatto che per noi è vita. Un plauso anche al nuovo arrivato Daniele Segreti con la sua prima gara della stagione con la Tivoli Marathon: il Trail di Spartaco presso Rocca di Papa, una 15 km e 600 percorsa in 1:18 classificandosi 19° assoluto. Bravissimi tutti i maratoneti TM presenti alla Maratona di Roma che hanno saputo conquistare la valorosa medaglia con onore e tanto sacrificio perché infondo la vittoria non ti bussa alla porta e se la vuoi assaporare la devi cercare ed è proprio quando ti scoppia il cuore di gioia che hai già vinto.